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Under 17B - Una sconfitta che ... "più bella cosa non c'è"

InVolley - Spem Faenza 1-3 (21-25, 18-25, 25-19, 23-25)

Tabellino: Cirillo 14, Fabbi 9, Leonardi 16, Occhionero 12, Van Essen 2, Vespignani 8.
Errori: InVolley 35, Spem Faenza 25.

Qualche errore di troppo, la mancaza di rincalzi, l'emozione dell'esordio, un team totalmente nuovo,  un arbitraggio con un "metro" di misura costante ma troppo permissivo sulle doppie degli alzatori (e la prima volta che mi permetto di inserire un commento all'arbitraggio, ma concedetemelo), sono gli ingredienti di una ciambella riuscita senza buco, ma che non è mai stata così buona.
Quattro parziale giocati sempre in vantaggio in avvio e, tranne il terzo, persi per mancanza di convinzione dei propri mezzi nel rush finale di tutti i set.
Ma quando sei giocatori consapevoli di non avere cambi, scendono in campo con un agonismo che non vedevo da tempo, ho ritrovato quell'emozione che mancava da tempo nel guardare una partita giovanile. E "più bella cosa non c'è" se aggiungiamo anche il tifo corretto, forte e chiaro dei compagni dell'Under 17A che ha voluto sottolineare che stiamo parlando di un gruppo e non di due squadre, che lo sono solo per la classifica.
E il motivo per cui non scrivo la cronoca della gara, che passa in secondo piano, e nel ringraziare tutti gli atleti dentro e fuori dal campo per le emozioni che ci hanno fatto provare, lascio spazio al direttore d'orchestra coch Collini, artefice di questo gruppo che regala emozioni vincendo e perdendo.
 
"L'esordio casalingo della squadra B della U17 ha portato con sé una molteplicità di emozioni e sensazioni. La partita è finita con una sconfitta, dato oggettivo, ma più significativo è il lato emozionale dell'andamento della partita, su cui farò qualche commento.
Il primo set, iniziato con la certezza della sconfitta negli occhi dei ragazzi, ha invece mostrato una inattesa (ai ragazzi, non all'allenatore) competitività e capacità di gioco. Il primo parziale è dunque proseguito con buoni scambi e in sostanziale equilibrio, fino all'improvviso crollo finale che ha visto la vittoria degli ospiti.
Il secondo set è partito con una conseguente (e comprensibile) sfiducia diffusa, che ha mostrato un insieme di atleti apatici, incapaci di reagire alle difficoltà del campo, generosi nell'impegno profuso, ma sostanzialmente sconnessi dai compagni. La resa agli avversari è stata inevitabile. 2-0 per Faenza. Nel terzo set comincia la partita vera. I ragazzi reagiscono, ritrovano l'orgoglio personale e collettivo, il piacere del gesto tecnico ben fatto e la soddisfazione di condividere la battaglia con i compagni.
Gli errori gratuiti calano drasticamente, e una serie di battute positive di Edvin Van Essen permette ai compagni di guadagnare un vantaggio consistente sugli avversari, di mantenerlo fino alla fine e di aggiudicarsi un set meritato e ben giocato.
Il quarto set, equilibrato e di alto livello tecnico complessivo, procede con le squadre che alternano sequenze di buon gioco e punti, garantendo un bello spettacolo e un'alta tensione, sottolineata dai cori di sostegno dei propri compagni, venuti in massa a seguire la partita. Il set si risolve solo negli ultimi punti, a favore degli avversari che riescono con merito in una serie di muri vincenti portati dai due "lunghi" della compagnia.
Una partita giocata in due tempi, dunque, iniziata col piede sbagliato ma finita in un crescendo di orgoglio, consapevolezza dei propri mezzi, e buon gioco che ci porta a uscire a testa alta dal campo, nonostante la sconfitta.
Le ragioni di questo andamento sono varie e tutte legittime: dalla maggiore giovinezza dei nostri rispetto agli avversari, alla composizione di un gruppo nuovo che non ha ancora messo a punto gli automatismi di gioco e l'armonia di squadra; dalla tensione dell'esordio stagionale, alla costrizione del numero di atleti disponibili (sei contati) che non permetteva cali.
La partita di ieri è stata una lezione concentrata della pallavolo e della vita di squadra di grande valore, a prescindere dal risultato numerico, e la reazione positiva dei ragazzi alle difficoltà è l'elemento più significativo che questa partita ci lascia e su cui dovremo costruire questo anno in palestra!"

LaBiroDiGio







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