Consorzio Helyos Riccione - InVolley 3-1 (17-25, 25-21, 25-23, 25-23)
Tabellino: Cirillo Alberto 16, Cirillo Andrea 3, Ciuffoli 12, Fabbri, Garavini 8, Ghiselli 10, Marini (L), Minguzzi 1, Zavalloni 6, Zoli 1. N.e. Randi. Allenatore Cavina, Dirigente Cirillo.
Primo ritorno a casa a mani vuote per l’Involley. In un campo
non facile come Riccione, incappa in una sconfitta che smorza gli entusiasmi e
mette in mostra i limiti tecnici-tattici di una squadra apparsa in confusione e
caratterialmente più fragile nei momenti che contano. Nulla di irrimediabile, ma
è necessario reagire al più presto per ritrovare fiducia e motivazioni al
momento un po’ sbiadite da un Riccione Volley che senza dubbio ha meritato il
bottino pieno e che senz’altro diventerà mina vagante del campionato per tutte
le formazioni. E dire che la partenza era stata ottima. l’Involley, in campo con
Ciuffoli-Ghiselli in banda, Garavini-Zavalloni al centro, Cirillo Albi opposto e
Minguzzi in regia, parte aggressiva al servizio mettendo a nudo tutte le carenze
dei padroni di casa in ricezione.
I Riccionesi sbandano vistosamente, gli ospiti
salutano e chiudono il primo set in tutta tranquillità 25-17. L’allenatore dei
padroni di casa corre ai ripari e rivoluziona la formazione. La mossa funziona,
i Riccionesi sono un’altra squadra e grazie ad un muro solido e composto mettono
in crisi i Lughesi, che con qualche errore di troppo in fase offensiva
compromettono il set e cedono 25-21. L’Involley prova a rimettersi in
carreggiata, ma l’inerzia del match è a favore dei padroni di casa che
supportati da un caloroso tifo si impongono dopo un lungo testa a testa per
25-23. E’ un brutto colpo per l’Involley, che non riesce ad arginare gli
attacchi avversari e a contrattaccare con efficacia. Coach Cavina nel quarto set
prova a cambiare qualcosa e inserisce Zoli e Cirillo Andrea nella speranza di
difendere e contrattaccare qualche pallone in più. Il parziale è la fotocopia
del precedente, le due squadre avanzano punto a punto fino alla fine nonostante
il muro Lughese continui a fare acqua da tutte le parti. I padroni di casa sono
più che mai determinati e in un palasport pieno di entusiasmo chiudono ancora
una volta 25-23, lasciando ai Lughesi solo l’amarezza e qualche rimpianto per
aver sprecato con errori banali l’opportunità di raccogliere qualche punto su un
campo difficile.
Una sconfitta che sicuramente riporta coi piedi per terra
l’Involley, che deve far si riflettere ma non disperare. Si sapeva che momenti
difficili sarebbero arrivati, importante ora è dimenticare il passato e iniziare
a scrivere una pagina nuova…. perché “non è forte chi non cade mai, ma chi
cadendo ha la forza per rialzarsi…”
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