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Il commento di coach Collini alla partita Under 17

Nella partita Lugo-Bellaria si sono scontrate due formazioni entrambe vincitrici dei rispettivi campionati provinciali, entrambe di discreto livello tecnico, entrambe non abituate ad affrontare avversari di pari caratura.
Ne è uscita una partita nervosa, piena di errori anche banali, principalmente dovuti alla tensione e alle troppe energie spese nel mantenere alta la concentrazione.
Nel complesso una partita intensa, nonostante tutto godibile dalle tribune, grazie all'equilibrio sostanziale durante tutto il match e ai continui ribaltamenti di fronte, tra un Lugo che ha primeggiato nel gioco al centro, contro un Bellaria più incisivo nelle fasi di battuta e ricezione.
Proprio la battuta di Bellaria è stata decisiva per il risultato finale, avendo messo in forte difficoltà il comparto ricettivo lughese, e di conseguenza rendendo impreciso e poco efficace il gioco d'attacco. In questo contesto, è doveroso un mea culpa, non avendo tentato nel quarto set di inserire Enrico Lobietti in regia, per dare fiato a Giacomo Preti, e contemporaneamente forzare la precisione di alzata verso gli schiacciatori laterali.
Per contro, una battuta discontinua e con troppi errori per parte lughese, ha reso la vita facile alla ricezione di Bellaria, governata da un libero presente e capace, in grado di reggere quasi da solo il gioco di seconda linea avversario.
Nota di merito per Samuele Rizzi e Marco Contarini, che hanno saputo giocare ad alto livello con la necessaria determinazione e fiducia nei propri mezzi, e per Bryan Vespignani, entrato due volte in battuta in momenti delicati senza aver mostrato alcun timore reverenziale.
Bravi comunque tutti, per non aver mollato quando in difficoltà, e per la tenuta mentale fino all'ultimo minuto delle due ore e mezza di partita.
Nel complesso una lezione importante, che ci spinge a lavorare ancora meglio in allenamento, perché in questa fase nessuno regala niente, e noi dobbiamo ancora imparare a far leva sui nostri punti di forza per condurre le partite, e non inseguirle.

coach Collini

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